Un momento di festa, ma anche di riflessione e impegno. La 110° Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato che si è svolta all’auditorium San Paolo a Frosinone, è stata un’occasione di confronto su uno dei temi più cogenti del momento storico in corso: la migrazione e l’accoglienza.
L’evento, aperto alla cittadinanza, era inserito in un’iniziativa organizzata dalla Cooperativa Sociale Diaconia in collaborazione con il Comune di Frosinone, le Diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino e Anagni-Alatri, le Caritas di Frosinone e Anagni-Alatri, e il SAI di Frosinone (Sistema di accoglienza e integrazione). Diaconia gestisce in totale 6 progetti di accoglienza: 2 progetti di prima accoglienza gestiti in accordo con le prefetture di Latina e Frosinone con 125 ospiti a Frosinone e 80 a Latina. Sono 3 i progetti SAI (seconda accoglienza in convenzione con i comuni ed il ministero dell’interno): 47 posti a Frosinone, 58 posti a Ferentino e 32 posti a Formia. Poi c’è un progetto per minori stranieri non accompagnati in convenzione con la Prefettura di Frosinone: 12 posti. Nel complesso, si offre accoglienza a circa 350 persone di origine sudsahariana, nord africana, pakistana, bengalese ed anche diversi nuclei ucraini. E’ poi presente un progetto interprogettuale che si prende specificamente cura delle donne e dei nuclei monoparentali accolti. Il presidente di Diaconia Carlo Capocaccia ha rimarcato la ricchezza culturale che deriva dall’accoglienza, il lavoro che si crea in occupazioni che i locali non svolgono più, le opportunità future per i bambini.
“E’ la giornata più antica che la Chiesa celebra nel mondo e nasce dall’esperienza degli emigrati italiani che partivano più di un secolo fa alla volta dell’America e del nord Europa, oggi viviamo noi questa esperienza di persone che arrivano da ogni parte del mondo” ha dichiarato Marco Toti Direttore della Caritas diocesana.
“Sono preoccupato – ha riferito Monsignor Ambrogio Spreafico, Vescovo delle Diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino e Anagni-Alatri – a metà luglio sono stato a Gerusalemme. E ho visto il dolore, la fatica, l’incapacità a capire l’altro. E’ un dramma. Ho incontrato le famiglie dei rapiti del 7 ottobre e ancora prigionieri a Gaza, l’università cattolica di Betlemme, il patriarca. Quindi prima di giudicare, bisogna capire. Invece di sparare sentenze sui social, occorre pensare. Quel like potrebbe generare odio anche nella vita. Il nostro mondo è troppo violento. Le risse a Frosinone, Anagni, Alatri, non devono avvenire. I ragazzi non devono menarsi l’uno con l’altro. E quindi non cominciamo a dare la colpa agli stranieri. Nel mondo ci sono più di 100 milioni di migranti e aumenteranno. Fuggono da fame, povertà, distruzione. Che hanno fatto gli italiani e i ciociari durante e dopo la guerra. Quindi bisogna lavorare insieme come facciamo con le istituzioni, i comuni, la prefettura e la questura. Non conviene costruire un’identità contro gli altri. Invece di fare un’Europa come volevano i padri fondatori continuiamo a darci battaglia gli uni con gli altri. Peccato”.
Presenti alcuni sindaci della Diocesi. “Senso dell’accoglienza, insito nella cultura cristiana, e giusta integrazione, ma anche rispetto delle regole da parte di chi proviene da altre culture” ha detto il sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli.
“La migrazione è un fenomeno storico che ci ha toccato e che ci tocca da vicino. Bene che si accolga, si solidarizzi, si abbattano i muri. A Ferentino da anni si portano avanti progetti di accoglienza” ha spiegato il sindaco Piergianni Fiorletta.
“In questo palcoscenico di guerra – ha detto il sindaco di Alatri Maurizio Cianfrocca – nasce l’esigenza di ricevere queste persone e l’importanza di far trovare loro una vita più agevole”.
E come un inno di pace si è alzata la musica del cantautore Antonio Petronio e il gruppo del basso Lazio “Ritmo Dissidente” che fondendo messaggi sociali, tradizioni e le filastrocche ciociare al folk contemporaneo, hanno coinvolto il pubblico in un concerto avvolgente e unificante.

Articolo di Marina Testa – Il Messaggero Frosinone – 28 settembre 2024