Mettere al centro le persone, ogni giorno, in ogni azione.  Il mondo delle cooperative deve avere la capacità di guardare al futuro senza mai perdere di vista i suoi valori e la relazione con le persone. Anche nei momenti di crisi.

È stato questo il messaggio che ha voluto lasciare Don Luigi Battisti, direttore della Caritas di Anagni-Alatri, nel corso della sua visita presso la Cooperativa Diaconia.

Don Luigi, sacerdote da oltre 40 anni, è stato uno dei fondatori della prima cooperativa in provincia di Frosinone nel 1982. Da allora il suo impegno per il territorio non si è mai fermato. Con la sua visita ha voluto conoscere meglio le tante attività portate avanti da Diaconia e rimarcare la necessità di creare una struttura per proteggere e sostenere le cooperative del territorio.

Diaconia infatti è l’Ente gestore della Diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino e con quasi 100 lavoratori gestisce servizi di accoglienza ai migranti, due strutture per anziani, un albergo diffuso a Veroli (il Monastero di Sant’Erasmo), un centro per donne vittime di violenza,  un centro per persone con disabilità a Ceccano, un punto vendita dedicato al commercio equo-solidale, una fattoria sociale a Ceccano e da pochi giorni un istituto scolastico a Ferentino.

L’incontro, avvenuto nella giornata mondiale dedicata alle Cooperative, ha acquisito un significato ancora più forte. Don Luigi infatti ha ribadito la necessità di avviare una più forte collaborazione tra la Cooperativa Diaconia, le altre cooperative del territorio e le Diocesi locali. 

La visita di Don Luigi non può che inorgoglirci – racconta Marco Arduini, presidente della Cooperativa Diaconia – È da questi incontri che spesso nascono nuovi progetti da portare avanti assieme. Raccogliere la sua esperienza non può che aiutarci a fare sempre meglio senza perdere di vista i nostri valori: impegno per migliorare le cose, rispetto verso gli altri, partecipazione al cambiamento e dedizione al sociale.

Anche grazie a figure di esempio come Don Luigi Battisti, ogni giorno proviamo a innescare un forte cambiamento in questa provincia – spiega Loreto D’Emilio, direttore della Cooperativa Diaconia– Nonostante  il terzo settore impieghi oltre 750mila lavoratori e 3,5 milioni di volontari, manca un vero riconoscimento in Italia e in particolare nel nostro territorio. Subiamo ancora la “logica del bando al miglior offerente” per quanto riguarda molti servizi essenziali per le persone più fragili. Questo vecchio modo di agire della Pubblica Amministrazione scatena una competizione ossessiva nel mondo delle cooperative che non fa bene a nessuno. Molte cooperative sono costrette a chiudere, mentre altre devono ridurre i loro servizi per sopravvivere. Sarebbe meglio per tutti se si iniziasse a ragionare per aggregazione, favorendo la collaborazione tra cooperative con l’obiettivo di una crescita collettiva. L’incontro con il direttore Caritas di Anagni-Alatri va in tale direzione. Noi ci siamo. Tutta Diaconia c’è.