La Cooperativa Diaconia nonostante l’emergenza, non si è mai fermata. Ha continuato a portare avanti le sue tante attività garantendo la sicurezza dei propri lavoratori e dove possibile, attivando lo smart working.

La Fase 2 prevede un ulteriore impegno e un lento ritorno alla normalità. Per affrontarla nel migliore dei modi, Diaconia ha definito un protocollo di comportamenti per ogni area, capaci di contemperare la tutela della salute e la gestione di strutture e attività. La priorità infatti resta garantire la sicurezza e contribuire con comportamenti, materiali e procedure all’arresto della diffusione del Coronavirus.

 

UFFICI DIACONIA

 

Per  gli uffici amministrativi sono stati creati “access point” per la gestione degli ingressi. La presenza di un operatore con mascherina e guanti garantisce la misurazione istantanea della temperatura corporea per chiunque entri negli uffici. Se viene riscontrata una temperatura superiore a 37,5° alla persona viene vietato l’ingresso in struttura.

L’accesso agli uffici dei visitatori è consentito solo su appuntamento concordato 24 ore prima. In casi eccezionali può essere consentito l’accesso anche senza appuntamento ma informando il responsabile all’ingresso. 

Tutti i lavoratori hanno l’obbligo di indossare mascherina e guanti, forniti direttamente da Diaconia, e di mantenere un distanziamento sociale di almeno 1 metro. Resta il divieto di creare assembramenti negli uffici, nei corridoi e nell’area pausa caffè

 

AREA COMMERCIALE: BOTTEGA EQUA E MONASTERO DI SANT’ERASMO

 

Per la Bottega è previsto l’ingresso di un solo cliente alla volta e il mantenimento del distanziamento sociale. Tutto il personale della Bottega ha l’obbligo di indossare guanti e mascherina protettiva. Allo stesso tempo la clientela è invitata ad indossare sempre la mascherina, a disinfettarsi le mani e a non toccare i prodotti sugli scaffali. Per il carico-scarico i fornitori lasciano la merce al di fuori della struttura che viene poi portata in bottega dal personale.

 

Per il Monastero di Sant’Erasmo sono state prese le stesse misure, con l’obbligo di indossare guanti e mascherina e visiera per tutto il personale, la sanificazione di tutti i locali e  l’attivazione di due access point: uno riservato al personale e l’altro destinato agli ospiti.

 

AREA ACCOGLIENZA MIGRANTI

 

In tutte le strutture di accoglienza sono stati predisposti degli “access point” con l’obbligo di indossare mascherina e guanti sia per gli operatori che per eventuali visitatori. All’ingresso viene anche valutato se la persona ha eventuali sintomi influenzali. In tal caso viene allontanata immediatamente dalla struttura.

I beneficiari provenienti da altre strutture, possono accedere ad altre strutture solo se hanno superato tutte le verifiche all’access point e presentano il certificato del medico curante del giorno precedente che attesta l’assenza di sintomi riconducibili al Covind-19.

A ciò si aggiungono azioni di  serie di procedure e verifiche legate agli spostamenti dei beneficiari, al loro accesso e dimissione dalle strutture ospedaliere.

 

SETTORE SOCIO-ASSISTENZIALE – AREA ANZIANI E AREA DISABILI

 

Per la gestione delle strutture socio-assistenziali Diaconia ha preso misure ancora più stringenti per garantire la massima sicurezza sia degli operatori che degli ospiti della Casa di Riposo “don Luigi e Carolina Scaccia”, per la comunità alloggio anziani ” Casa della Fraternità don Luigi di Massa” e per il Centro Diurno per persone Adulte disabili “la Casa dell’Amicizia” (per quest’ultimo è stata disposta la momentanea chiusura).

In particolare per le strutture legate agli anziani,  fin dagli inizi di  marzo la struttura è stata isolata ed è stato vietato l’accesso ai visitatori (salvo casi eccezionali) e sono stati predisposti gli Access Point. L’accesso ai medici  è stato organizzato per turni di visita, in modo da limitare l’ingresso ad un solo medico l’ingresso in struttura.Ogni persona che entra in struttura è obbligata ad indossare guanti e mascherina, a ricevere la misurazione della febbre e a compilare un questionario per capire il rischio espositivo.

Tutti gli operatori sono stati formati su protocolli di sicurezza (dpi e procedure), muniti di guanti ,mascherina chirurgica e/o ffp2  non filtrante, tuta protettiva, occhiali protettivi con l’obbligo di indossarli per tutto i turno lavorativo, oltre a seguire delle procedure di controllo dello stato di salute nel momento di ingresso nella struttura.

A queste si aggiungono misure di sicurezza legate all’ingresso di nuovi ospiti, o in caso di rientro in seguito a dimissioni ospedaliere , tra cui l’obbligo di eseguire il tampone sul Covind-19 con esito negativo e di un periodo di quarantena preventiva in ala della struttura dedicata.

Di pari passo con le misure di sicurezza, ci si è presi cura anche della sfera psicologica sia degli ospiti che degli operatori.

In particolare per gli ospiti delle strutture per anziani si sono rafforzati i canali di comunicazione con i familiari, con l’utilizzo di videochiamate e aggiornamenti costanti sulle attività svolte e sullo stato di salute.

 Per la “Casa dell’Amicizia” Diaconia ha avviato un progetto di assistenza domiciliare e a distanza che sta permettendo di sostenere le famiglie delle persone con disabilità ospiti della struttura di Ceccano 

SUPPORTO PSICOLOGICO 

Per gli operatori sia dell’area “Accoglienza” che dell’area “Socio-Assistenziale” Diaconia ha attivato un servizio di supporto  psicologico per sostenere il grande impegno fisico e mentale a cui molti dipendenti sono sottoposti a causa dell’emergenza. Il servizio prevede sia un’assistenza a distanza,  e sia colloqui ed incontro diretti con la psicologa.

 

OTTIMISMO E LA VOGLIA DI RIPARTIRE

L’impegno e la professionalità di tutto il personali ha permesso di gestire nel migliore dei modi questa emergenza nonostante la sua portata e la sua imprevedibilità. 

Per questo Diaconia continuerà, come ente gestore della Diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino, a creare valore per contribuire alla rinascita sociale, economica e ambientale del nostro territorio.