Contrastare la “cultura dello scarto” che tende a mettere da parte chi non risponde a criteri di efficienza e valutare le persone solo in base alla capacità di produrre. E’ questo l’importante messaggio che ieri abbiamo voluto lanciare nel corso dell’evento dal titolo “Lavorare con una disabilità”, organizzato dalla rivista Donne in Affari presso la Regione Lazio.
Siamo stati presentati come un esempio tangibile di inclusione e opportunità per le persone con disabilità nel mondo del lavoro.
L’evento ha visto la partecipazione di numerosi esperti e professionisti che hanno affrontato le varie sfaccettature legate alle difficoltà e ai pregiudizi che le persone disabili incontrano nel loro percorso di inserimento lavorativo. Tra gli intervenuti figurava anche l’Assessore al Lavoro della Regione Lazio Giuseppe Schiboni.
Il nostro responsabile del settore socio-assistenziale Andrea Orefice, nel suo intervento ha espresso grande orgoglio per essere stati citati come modello da seguire in questo ambito. Attualmente, oltre il 10% dei lavoratori della cooperativa sono persone con disabilità, le quali svolgono mansioni stabilmente integrate nell’ambiente lavorativo.
In particolare, è stato presentato il Villaggio dell’Amicizia, un progetto nato a Ceccano che comprende diverse strutture dedicate alle persone con fragilità, tra cui il centro diurno “La Casa dell’Amicizia” e il centro dedicato al “Dopo di Noi”. In questo contesto, le persone con disabilità sono coinvolte attivamente nella produzione di diversi prodotti e nella cura degli animali della fattoria didattica della Cooperativa Diaconia.
Con Diaconia portiamo avanti l’insegnamento di di Papa Francesco – spiega Orefice – di diffondere, al contrario della cultura dello scarto, la “cultura dell’armonia” in cui ad ognuno viene riconosciuta una dignità e un’opportunità di riscatto. Per farlo, è necessario un maggior sforzo di aziende e istituzioni in politiche e investimenti per l’inclusione lavorativa delle persone disabili-
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