Dal 1 settembre al 4 ottobre si celebra il “Tempo del Creato” quest’anno dedicato a tema «Il pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro, futuro. #tuttoèconnesso».
Diaconia, spronata da Mons. Spreafico, vuole contribuire ad questo profondo cambiamento necessario per contrastare il degrado socio-ambientale divenuto ancora più forte con la pandemia. Ci sentiamo tutti in cammino verso una transazione capace di trasformare le nostre vite.
Come scritto nel messaggio della CEI* “Si tratta di riprendere coraggiosamente il cammino, lasciandoci alle spalle una normalità con elementi contraddittori e insostenibili, per ricercare un diverso modo di essere, animato da amore per la terra e per le creature che la abitano. Con tale transizione diamo espressione alla cura per la casa comune e corrispondiamo così all’immagine del Dio che, come un Padre, si prende cura di ognuno/a.”
Siamo tutti coinvolti, nessuno escluso, in questo grande sforzo collettivo per il bene comune. Nel nostro lavoro quotidiano accanto ai più fragili cerchiamo di mettere in pratica questi principi: tutela dell’ambiente, sviluppo sostenibile, lotta alle disuguaglianze, inclusione, educazione ambientale. Con il nostro lavoro abbiamo l’opportunità di parlare a tutte le generazioni, dai bambini ai nonni, e ad ognuno di loro trasmettiamo l’amore per il creato. Questo perché il cambiamento si attiva solo insieme.
«Insieme è la parola chiave per costruire il futuro: è il noi che supera l’io per comprenderlo senza abbatterlo, è il patto tra le generazioni che viene ricostruito, è il bene comune che torna a essere realtà e non proclama, azione e non solo pensiero»*
*Messaggio per la 16° Giornata del Creato a cura della Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace e della Commissione Episcopale per l’ecumenismo e il dialogo
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