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Un concerto per raccontare con musica e parole cosa vuol dire accogliere chi fugge da guerra e fame, dando loro una nuova casa e un futuro. รˆ lโ€™iniziativa organizzata a Formia dalla Cooperativa Sociale Diaconia in collaborazione con il Comune di Formia, che ha visto esibirsi sul palco lโ€™artista folk Antonio Petronio e i Ritmo Dissidente.
Prima del concerto, si sono susseguiti gli interventi di Don Alfredo Micalusi, Direttore Caritas dell’Arcidiocesi di Gaeta-Formia, Don Mariano Salpinone, parroco della chiesa di Don Bosco Cuore Immacolato di Maria, Fabio Piccoli, responsabile dellโ€™area accoglienza della Cooperativa Diaconia, e lโ€™Assessore alle Politiche Sociali di Formia, Rosita Nervino.
Durante la serata ci sono stati momenti toccanti, nel ricordo dei recenti naufragi di migranti al largo delle coste calabresi e della terribile morte di Satnam Singh, il giovane lavoratore straniero di unโ€™azienda agricola di Borgo Santa Maria, a cui non รจ stato prestato soccorso dopo un incidente sul lavoro.
โ€œOggi portiamo a Formia non solo la musica, ma vogliamo diffondere sempre di piรน la cultura dellโ€™accoglienza e dellโ€™integrazioneโ€, spiega Fabio Piccoli della Cooperativa Diaconia.
“Nella cittร , con il progetto SAI, gestiamo 32 persone provenienti dallโ€™Ucraina, dal Bangladesh e dal Pakistan, che sono dovute fuggire dal loro Paese. Siamo felici di contribuire a una rete di accoglienza formata dal Comune, dalla Diocesi di Formia-Gaeta, e dalla chiesa di Don Bosco guidata da Don Mariano, che sta dando risultati positivi non solo alle persone accolte ma a tutta la comunitร  locale, sia dal punto di vista sociale che economicoโ€.
โ€œSiamo qui per dire che cโ€™รจ un modo di fare le cose, di relazionarsi e preservare unโ€™identitร  non alzando muri, ma mettendo in campo la capacitร  di accogliere. รˆ su questo che si misura la civiltร  – racconta Don Micalusi della Diocesi di Gaeta-Formia – Vogliamo reagire alle tragedie in mare di questi giorni, dicendo che noi siamo per unโ€™umanitร  capace di accogliere chi ha bisogno”.
Di accoglienza ha parlato anche Don Mariano del Villaggio Don Bosco: “Oggi sono qui anche per rappresentare i tanti operatori e volontari che continuano ad accogliere le persone in difficoltร , tutte, senza distinzioni di provenienza. Questa commistione tra italiani e immigrati genera a Formia unโ€™energia sana. Spesso sono i giovani migranti che aiutano chi ha bisogno di un aiuto a casa, ed anche questo significa dare rifugio. Accogliere รจ la cosa piรน semplice, tutti siamo chiamati a condividereโ€.
โ€œImportante รจ offrire agli ospiti percorsi di progettazione personalizzata, accompagnamento e formazione che permette l’inserimento nel tessuto sociale delle comunitร  locali โ€“ affermano il sindaco Gianluca Taddeo e lโ€™assessore alle Politiche Sociali Rosita Nervino – Un percorso di cui parliamo sempre con piacere e che trova applicazione solo grazie ad operatori qualificati e alla collaborazione attiva tra gli enti locali in un rapporto sereno con le comunitร  territoriali. Anche per questo oggi siamo qui ad ascoltare le criticitร  che ancora esistono, nellโ€™ottica di supportare al meglio i processi di integrazioneโ€.
Tra le tante canzoni e balli eseguiti da Antonio Petronio e i Ritmo Dissidente, ce nโ€™รจ stata una in particolare che ha toccato i presenti. Si intitola โ€œKing Jacobโ€ e racconta la storia di un bambino proveniente dal Mali, vittima di un naufragio nel Canale di Sicilia dellโ€™aprile del 2015 che costรฒ la vita a oltre 700 persone. Cucita nel taschino della giacca del bambino venne ritrovata una pagella con tutti 10. Si presume sia stata la mamma a farlo, per dimostrare, una volta giunto in Italia, che quel bambino era bravo e meritava un futuro in Italia. Che perรฒ non ha mai avuto.
 

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