La rete Sipla di tutela dei lavoratori agricoli stranieri cresce e attiva nuovi servizi nelle province di Frosinone e Latina. Da gennaio, nella città di Frosinone e a Priverno sono stati aperti due sportelli di ascolto e assistenza dedicati a braccianti agricoli del territorio. L’iniziativa, gestita dalla Cooperativa Diaconia, punta a far emergere situazioni di sfruttamento lavorativo e caporalato nel settore agricolo. A livello nazionale il progetto Sipla è attivo in 15 regioni italiane, da nord a sud, grazie all’impegno di oltre 50 organizzazioni del terzo settore e  ha come capofila il Consorzio Communitas e l’Arci Nazionale. Si tratta della più grande rete non profit per il contrasto allo sfruttamento e al caporalato in agricoltura nata dall’esperienza del progetto “Presidio” della Caritas Italiana. L’apertura dei due sportelli è stata l’occasione per fare il punto sul progetto nei territori di Frosinone e Latina con il responsabile nazionale del “Sipla Nord” Alessandro Armando.

-In questi mesi abbiamo dato assistenza a tanti stranieri impegnati nelle nostre campagne, permettendo loro di accedere a servizi essenziali come la vaccinazione anti-covid – spiega il responsabile della Cooperativa Diaconia Fabio Piccoli – Abbiamo inoltre fornito assistenza legale in casi di sfruttamento per far conoscere e comprendere i diritti che in Italia un lavoratore ha e l’attivazione di percorsi di formazione professionale in agricoltura.Oltre a questo, la Cooperativa Diaconia ha fornito una serie di strumenti di sicurezza come le pettorine catarifrangenti per chi viaggia in bici. Piccole azioni, ma chi viene da Paesi stranieri spesso non conosce e che possono cambiare la loro vita, e in alcuni casi salvarla.

Il nostro lavoro si è concentrato molto sull’area della provincia di Latina dove la maggior parte dei beneficiari lavora in agricoltura – racconta Marco Fiorini – e nei prossimi mesi puntiamo a rafforzare la nostra presenza. Stiamo distribuendo tra i lavoratori materiale informativo tradotto in più lingue e puntiamo ad attivare una forte collaborazione con i soggetti locali, come le associazioni di categoria, grazie anche al coinvolgimento della Caritas Diocesana.

Un contributo fondamentale alla lotta al caporalato può arrivare anche dalle scelte dei consumatori. Per questo attraverso il suo punto vendita “La Bottega Equa” di Frosinone offre a tutti la possibilità di acquistare prodotti provenienti da filiere controllate che non sfruttano i lavoratori e che aiutano piccole comunità locali e nel mondo.

L’obiettivo è continuare a costruire una rete che faccia emergere il fenomeno del caporalato e dello sfruttamento lavorativo. – spiega il coordinatore del progetto nazionale Sipla Nord Alessandro Armando nel corso della sua visita – Lo stiamo facendo, come dimostra il caso di Frosinone e Latina, partendo da una rete sociale già esistente capace di migliorare la vita dei lavoratori agricoli. Parliamo dell’accesso a un’assistenza sanitaria, a una casa, a un mezzo di trasporto o anche semplicemente un aiuto nel comprendere il proprio contratto di lavoro. Tanti interventi che messi insieme fanno diventare queste persone cittadini appartenenti ad una comunità.

Gli sportelli Sipla sono attivi a Priverno in via Santo Spirito 33 e a Frosinone presso la sede della Caritas Diocesana in viale Volsci 105. Per richieste di sostegno e assistenza è possibile recarsi presso la struttura di Priverno tutti i venerdì dalle 9 alle 13 e presso quella di Frosinone tutti i lunedì, i mercoledì e i venerdì dalle ore 9:00 alle ore 13:00 anche contattare il numero 0775 1436432 o scrivere una mail a sipla@coopdiaconia.it